decennale MCC Benevento - 2005

Carissimi,
sono lieto di rivolgere il mio affettuoso saluto a tutti voi... mi unisco con gioia al vostro rendimento di grazie al Signore per quanto Egli ha compiuto e non cessa di compiere nella Chiesa attraverso i Cursillos de Cristianidad.
Di fronte ad una cultura, che non di rado nega persino l'esistenza di una Verità oggettiva di valore universale e spesso si arena nelle "sabbie mobili" del nichilismo, i credenti debbono saper indicare con chiarezza che Cristo è la Via, la Verità e la Vita. A voi, che generosamente gli avete spalancato il cuore, è Cristo stesso a chiedervi di annunciarlo instancabilmente a chi ancora non lo ha accolto. Vi chiede di essere al suo servizio, al servizio della sua Verità che rende liberi.
Incontrando Cristo, voi avete imparato a guardare con occhi nuovi le persone e la natura, gli eventi quotidiani e la vita nel suo insieme. Avete sperimentato che dà vera felicità seguire il Signore. Questa esperienza personale e comunitaria va ora comunicata agli altri. Molti uomini e donne del nostro tempo, che purtroppo si allontanano da Dio, attendono da voi la luce della fede, che faccia anche a loro riscoprire i colori dell'esistenza e la gioia di sentirsi amati da Dio.
"Coraggio! Ultreya! Avanti!", vi ripete il Successore di Pietro. Guardate a Maria, esempio di indefettibile fedeltà a Dio, e, come Lei, ponete in ogni circostanza la vostra fiducia in Dio, Padre di misericordia, che custodisce i vostri passi sulla via della verità e dell'amore.
sono lieto di rivolgere il mio affettuoso saluto a tutti voi... mi unisco con gioia al vostro rendimento di grazie al Signore per quanto Egli ha compiuto e non cessa di compiere nella Chiesa attraverso i Cursillos de Cristianidad.
Di fronte ad una cultura, che non di rado nega persino l'esistenza di una Verità oggettiva di valore universale e spesso si arena nelle "sabbie mobili" del nichilismo, i credenti debbono saper indicare con chiarezza che Cristo è la Via, la Verità e la Vita. A voi, che generosamente gli avete spalancato il cuore, è Cristo stesso a chiedervi di annunciarlo instancabilmente a chi ancora non lo ha accolto. Vi chiede di essere al suo servizio, al servizio della sua Verità che rende liberi.
Incontrando Cristo, voi avete imparato a guardare con occhi nuovi le persone e la natura, gli eventi quotidiani e la vita nel suo insieme. Avete sperimentato che dà vera felicità seguire il Signore. Questa esperienza personale e comunitaria va ora comunicata agli altri. Molti uomini e donne del nostro tempo, che purtroppo si allontanano da Dio, attendono da voi la luce della fede, che faccia anche a loro riscoprire i colori dell'esistenza e la gioia di sentirsi amati da Dio.
"Coraggio! Ultreya! Avanti!", vi ripete il Successore di Pietro. Guardate a Maria, esempio di indefettibile fedeltà a Dio, e, come Lei, ponete in ogni circostanza la vostra fiducia in Dio, Padre di misericordia, che custodisce i vostri passi sulla via della verità e dell'amore.
GIOVANNI PAOLO II
(Dal discorso rivolto ai convenuti in Piazza S. Pietro il 29 luglio 2000 per la 3a Ultreya Mondiale)
Dieci anni sono
trascorsi dal giorno in cui i fratelli del coordinamento di Sessa
Aurunca, nostra diocesi madre, vennero a Benevento per insediare il
primo coordinamento diocesano e con esso dare avvio all'autonomia del
Movimento dei Cursillos di Cristianità a Benevento: dieci anni di
immensa grazia!
L'impegno e la costanza di
pochi sono bastati a far nascere da una piccola fiamma un grande fuoco:
venti cursillos svolti, dieci uomini e dieci donne, grazie ai quali
oltre seicento fratelli e sorelle hanno riscoperto il valore del
battesimo.
Molti, memori dell'impegno
assunto davanti al Signore il giorno del rientro, allorquando
l'arcivescovo, consegnandoci crocifisso e vangelo, ci disse che Cristo
contava su di noi, sono impegnati in opere di carità e di
evangelizzazione con altri gruppi. Più di cento hanno aderito
all'Associazione "Cursillos di Cristianità in Italia" e promesso davanti
al Santissimo di voler "servire il Signore e la Chiesa nello specifico campo dell'evangelizzazione degli ambienti" e, quindi, impegnarsi attivamente a tenere in vita il Movimento in diocesi.
A tutti rinnoviamo l'invito a
non demordere, a ripetere quotidianamente quanto l'Apostolo Paolo,
nostro protettore, disse ai cristiani di Corinto. "Guai a me se non evangelizzassi''. Dieci anni sono solo una breve tappa. Il Movimento ha bisogno di tutti noi e Cristo continua a contare su di noi.
A quanti non frequentano piu'
l'Ultreya o la frequentano saltuariamente l'invito a sostenerci con la
preghiera e a non mancare alla giornata conclusiva delle celebrazioni
del decennale. Tante volte abbiamo ripetuto di sentirci un'unica
famiglia. Nelle grandi ricorrenze la famiglia non può non ritrovarsi
tutta unita.
De Colores e... Ultreya!
